Il progetto Habita nasce dall’unione tra due società forti e riconosciute nel territorio Veneto e soprattutto nel territorio Polesano: Zennaro Giuseppe legnami s.a.s. e Costruzioni Edilferro s.r.l.. Entrambe le aziende sono leader nel proprio settore, rispettiva- mente nel commercio e lavorazione del legname e nelle costruzioni edili e condividono una passione quella di lavorare con cura e rispettando l’ambiente. Habita quindi non è solamente un marchio, bensì una filosofia che queste due aziende hanno voluto condividere per dare ai loro clienti delle abitazioni in cui si privilegi il comfort, la sicurezza e il rispetto per l’ambiente.
Il progetto nasce dall’obiettivo di mettere a confronto nel medesimo intervento, una tecnologia “a secco”, e una tecnologia “a blocchi” realizzata in opera. Il tutto svolto in una zona ambientale meteorologicamente molto particolare come il Delta del Po e più precisamente nel comune di Porto Viro. La realizzazione prevede due unità abitative adiacenti, speculari di 112 metri quadrati netti ciascuna, costruite con due tecnologie distinte: una in legno con sistema X-Lam e l’altra in calcestruzzo cellulare. Inoltre queste abitazione sono costantemente monitorate da sonde che misurano oltre a tutte le condizioni meteo esterne e l’altezza delle falde anche il comportamento dinamico delle due tipologie di costruzione (partendo dall’umidità e temperatura nell’isolamento a capotto, delle strutture portanti e dei para- metri di confort interno).
L’obiettivo è verificare le risposte e il comportamento delle due tipologie strutturali nel corso del tempo. Le rilevazioni continueranno per 3 anni. In particolare, per l’edificio in legno, ogni tre mesi sono eseguiti dei prelievi diretti di materiale per monitorare ’eventuale formazione di muffe e funghi. Per il suo carattere sperimentale e la valenza scientifica del monitoraggio, il progetto ha ricevuto un finanziamento nell’ambito POR - “Fondo Europeo di Sviluppo Regionale” 2007-2013 della Regione del Veneto.
Si tratta di una vera Best Practice, di una realizzazione di eccellenza che potrebbe innescare un effetto volano tra gli operatori del settore. L’edificio è sperimentale ma sicuramente “ripetibile”. I sistemi e i componenti costruttivi impiegati (serramenti, blocchi, teli, guaine...) sono tutti normalmente disponibili sul mercato. Un altro aspetto interessante di questa iniziativa è la rete di tre imprese, tutte della zona, che si è formata per sviluppare e realizzare il progetto. In un momento di crisi come questo, fare sinergia e associarsi risulta un’arma vincente per reagire alla drastica riduzione della domanda di nuove costruzioni.
Il grado di comfort da garantire è elevato. In inverno la temperatura deve essere costante di 20°C, in estate di 26°C; l’umidità deve essere tra il 40 e il 60 per cento; anche la concentrazione di anidride carbonica non deve superare i limiti impostati.
L’edificio raggiunge e mantiene le condizioni di comfort estive e invernali senza impiegare i consueti terminali di scambio (radiatori, ventilconvettori, pannelli radianti, etc.). Le due unità non sono allacciate alla rete del gas e l’alimentazione è solo elettrica.
Eterno Ivica partecipa a questo progetto di grande successo fornendo supporti installati tramite il sistema Woodeck Floor System per la pavimentazione di terrazze e giardini. Un altro obiettivo raggiunto per l'azienda che si dimostra sempre attenta all'ecosostenibilità e alle riduzioni di consumi.